staycation vacanza vicino casa

Staycation, la vacanza a chilometro zero (o poco più)

In un’estate diversa da ogni altra, la staycation, la vacanza vicino a casa, promette di essere la soluzione più adottata.

 

I piani di viaggio in questo 2020 vengono ridimensionati per la criticità della situazione globale, ma scoprire cosa c’è dietro l’angolo può rivelarsi un’occasione. Per godere delle ferie, ritemprare mente e corpo, risparmiare tempo e denaro.

 

Le vacanze sono sempre un’opportunità.

 

Se prendersi del tempo è fondamentale, non lo è percorrere grandi distanze per approfittare dei benefici dello stacco dal quotidiano.

 

Staycation, ma cosa vuol dire?

 

È un termine nato dalla flessibilità della lingua inglese, nasce dall’unione di “stay” e “vacation” e indica il fare una vacanza a casa o nei dintorni, anche se i britannici ne hanno esteso il riferimento anche ai confini nazionali.

In italiano può essere tradotto come “vacanza di prossimità”.

 

La situazione attuale fa traballare i piani di spostamento e nel dubbio di ritrovarsi partenze annullate o difficoltà di rientro, parecchie persone rinunciano agli spostamenti in aereo. Chi ama programmare per tempo, quest’anno si ritrova a dover decidere all’ultimo momento come impiegare le ferie tanto attese.

 

I vantaggi della vacanza dietro l’angolo

 

Se quest’anno le ferie saranno, per scelta o per necessità, a chilometro zero o poco più, possiamo guardare quella che ci appare una limitazione da un altro punto di vista, che ci consente di pensare ai vantaggi, puntare alla qualità dell’esperienza e trarne il massimo beneficio.

 

Proviamo ad elencarne qualcuno?

1. Un nuovo modo di relazionarci con luoghi a noi vicini, un maggiore senso di connessione con realtà locali che magari abbiamo sempre trascurato o non considerato.

2. Risparmio, riducendo il tempo e le spese di viaggio.

3. Un contributo all’ambiente: meno spostamenti, meno emissioni di carbonio.

 

Holiday is a state of mind

 

Ok, ammetto la passione per l’inglese (infatti ho studiato Lingue, come puoi scoprire qui), ma in italiano il concetto è questo: la vacanza è uno stato d’animo, e il suo tempo è quello in cui ci autorizziamo a sentirci libere e temporaneamente distaccate dalla routine di sempre.

 

Il termine è di uso recente ma la staycation non è certo invenzione dei giorni nostri.

Qualche anno fa dovevo scrivere un articolo di costume locale e, facendo delle ricerche, ho scoperto in una raccolta di aneddoti una storia vera che si intitola “Villeggiatura che passione!”

 

Ambientata agli inizi del 1900 nella mia città di origine, Rovigo, racconta di un gruppo di artigiani che decide di organizzare a puntino le proprie ferie in città.

 

Otto giorni con tanto di bagagli, abbracci e saluti ai parenti, partenza in carrozza dalla porta di casa verso il punto di ritrovo, la stazione ferroviaria.

All’arrivo di tutti i componenti, la comitiva risale in carrozza e fa ritorno in città, meta l’albergo prescelto per l’intera villeggiatura.

Ognuno di loro, determinato ad entrare completamente nella mentalità vacanziera, quando incontra un conoscente in servizio nell’albergo, finge di non averlo mai visto prima, e pretende di essere trattato come ogni altro casuale frequentatore.

 

Le mattine successive di nuovo in carrozza, alla scoperta dei monumenti della città, in compagnia di una guida turistica assoldata e pronta ad illustrarne le bellezze. Un saluto ad amici e parenti? Solo in cartolina. Se incrociati per caso per la strada, se ne dissimula ad arte la conoscenza.

E al termine della vacanza, dopo il rientro a casa, appuntamento serale al Caffé centrale, a raccontarsi l’uno con l’altro il piacere delle esperienze vissute nella loro perfetta staycation.

 

Idee e suggerimenti per la nostra staycation

 

All’epoca delle mie ricerche, questo racconto mi aveva divertito molto per l’eccentricità dei suoi protagonisti. Poi, quando ho iniziato a sentire parlare di staycation, mi è venuto a mente ed ho pensato che questi simpatici vacanzieri di inizio novecento potessero essere, di fatto, degli antesignani della vacanza di prossimità.

 

Volendo adottarli come maestri, la prima cosa che ci insegnano è che una buona vacanza ha bisogno di un minimo di ricerca e di pianificazione, che si tratti di fare chilometri o di uscire semplicemente a pochi passi da dove abitiamo.

 

Quello che io ti suggerisco, allora, è di prendere un po’ di tempo, e dedicarlo al dare forma alle idee con carta e penna, per averle tutte sotto gli occhi e non lasciarle sfuggire.

Pronta?

 

Chiediti come ti vuoi sentire in questa vacanza: di cosa hai più bisogno in questo momento? Leggerezza, riposo, avventura, creatività ecc.: chiudi gli occhi e identifica questa sensazione.

 

• Prova a pensare a quali sono le cose che ti piace fare, legate alla sensazione appena identificata: l’elenco tornerà utile nella pianificazione del calendario delle attività.

 

• Stabilisci i giorni e il budget a disposizione.

 

• Definisci i mezzi (auto, piedi, bicicletta, mezzi pubblici ecc.) e l’area massima di spostamento. Con una cartina o la stampa di una mappa disegna a mo’ di compasso il raggio di azione.

 

• Ricerca: combinando le attività indicate nell’elenco precedente, ricerca l’offerta nella zona scelta.

 

La storia di prima fornisce anche altre buone idee sicuramente applicabili:

 

Entra nello stato d’animo vacanziero anche se rimani a casa, eliminando il più possibile la responsabilità delle faccende quotidiane e dei progetti da portare a termine, rimandandoli al termine del periodo stabilito di ferie.

Disconnettiti in modo cosciente, informando della tua vacanza e stabilendo dei paletti al poter essere disturbata/disponibile.
(No task list, sì alla wish list nella nostra staycation).

 

Crea un programma di viaggio e prenota in anticipo. In rete puoi trovare eventi e attività giornalieri per tutti i gusti in portali turistici, blog specializzati, siti comunali, c’è molto anche nei social e in Eventbrite.

 

– In base al tuo budget, sii indulgente il più possibile: perché non considerare il soggiorno in hotel anche nella tua città, degli spostamenti comodi con un taxi, un ristorantino speciale, una spiegazione accurata a una mostra o un tour ad hoc con una guida turistica riservata?

 

Compra le cartoline dei luoghi del tuo soggiorno e spediscile: anche solo partire alla ricerca di un francobollo e della buca delle lettere può diventare una piccola avventura visto che non sono più così diffuse.

 

Racconta la tua esperienza al ritorno a chi desideri, al massimo anche solo riportandola su un quaderno o un diario: ricordare luoghi, odori, sensazioni è un modo per riviverla e darle un posto nella nostra vita.

 

Ehi, puoi anche scegliere di non fare nulla nella tua villeggiatura casalinga e rimanere sulla tua poltrona preferita con musica, una bibita fresca e un occhiale da sole!

Anche solo evocare una vera sensazione di vacanza va bene: non ci sono regole fisse per una perfetta staycation, l’importante è, sempre e comunque, viverla in maniera che sia per noi significativa.

 

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