Ho superato i cinquant’anni e ho passato da un bel po’ il momento di sconforto in cui iniziano a chiamarti Signora o a darti del Lei. A dire la verità, non mi sono mai sentita sconfortata: ho sempre fatto caso a come mi sentivo e non alla mia età anagrafica.
Se nei tuoi “anta” senti in te forti nuove esigenze, aspirazioni personali ma anche professionali, vorresti puntare su progetti di vita diversi che però non riesci a mettere a fuoco e, soprattutto, ti senti frenata dalla preoccupazione del tempo che passa, possiamo lavorare insieme per capire cosa sta succedendo e come esprimerti a pieno con qualcosa di concreto.
Come coach, ti aiuto a sviluppare una maggiore conoscenza di te stessa per comprendere ciò di cui hai bisogno e che vuoi davvero, dandoti motivazione e ispirazione per metterti in moto verso il cambiamento che desideri, mettendo da parte le paure che ti sembra ti stiano spegnendo.
La mia mamma – ribattezzata dalle amiche il pezzo da novanta, e non certo per l’età – diceva sempre che se iniziavo a lamentarmi di essere vecchia quando ero giovane e ad impedirmi qualcosa solo per questo, una volta vecchia mi sarei resa conto di aver perso tutta la vita solo al pensare di esserlo, senza fare nulla. Quanta saggezza! Dalla sua lezione ne ho ricavato un mantra.
Lo sapevi che vintage è un termine che viene utilizzato anche nel mondo del vino? Mais, oui! Deriva dal francese antico vendenge, che a sua volta deriva dal latino vindēmia.
Raccoglie il percorso che lo porta fino al bicchiere e quando lo apri ti racconta magicamente tutta la sua storia. Un bicchiere di vino va ascoltato, osservato, assaporato senza fretta, perché ha tante cose da raccontare.
Uso un’altra parola francese che deriva dal mondo del vino: terroir. Non è una parola che fa spavento, eh! Anzi: definisce l’interazione tra più valori che permettono la realizzazione di un vino specifico di alta qualità e immediatamente riconoscibile nella sua unicità.