Fare spazio per l’essenziale

“Nuova normalità”.

Quest’espressione oggi compare dappertutto, e, proprio per questo, sembra dire tutto e nulla a seconda del contesto dove viene inserita.

 

Se la riferiamo al quotidiano, certo, possiamo riconoscere che la libertà ritrovata con il potersi muovere è stata importante nel tornare a molto del nostro conosciuto, quello prima dello sconvolgimento Covid-19.

Ci sono però regole diverse ora, considerazioni che fino a qualche mese fa non facevamo.

 

L’incertezza continua a darci la sensazione di essere in mezzo a un continuo divenire delle cose, disorientante sulle scelte da fare.

 

Quando siamo alla ricerca di un nuovo equilibrio, arriva il momento di fare i conti con noi stesse, per cercare di fare spazio per l’essenziale.

 

Di fronte alla complessità, la semplicità crea spazio e tempo per le cose che ci interessano. La semplicità non si riferisce ad una vita senza difficoltà, ma ad una vita orientata sulle cose che contano, quelle per noi essenziali, anziché su tutto.

Semplici sono le cose che per noi hanno un significato, e che quando sono presenti nella nostra vita influiscono sul nostro sentirci bene.

 

Questi mesi hanno messo tante cose in prospettiva: abbiamo sperimentato scenari sconosciuti, positivi e negativi, sono successi fatti che sembravano impossibili, abbiamo imparato gesti, analizzato ricordi e sogni, provato una grande varietà di emozioni. Da questa inconsueta occasione di apprendimento, tutte queste nuove informazioni su di noi diventano strumenti preziosi che possono permetterci di vivere meglio.

 

Nella confusione del cambiamento in corso, possiamo fare ordine ed eliminare realtà che non ci appartengono, lasciando quelle invece importanti che possono farci da riferimento, per riconoscerci e orientarci di fronte a qualsiasi imprevisto.

 

Nella ricerca di chiarezza, ti propongo un esercizio.

Con carta e penna. E del tempo dedicato.

(la scrittura è fondamentale per riorganizzare i pensieri e ci aiuta a pensare meglio. Come suggerivo per l’esercizio di questo post precedente, quello che scriviamo ci rimane come promemoria, come riferimento, e aiuta nel tempo a farci vedere i nostri progressi).

 

Prendi un foglio e dividilo in tre colonne (in alternativa, puoi utilizzare questo file scaricabile: Foglio_di_lavoro).

Prova a pensare a questo periodo appena trascorso, in cui le nostre abitudini e convinzioni sono state messe sotto sopra.

 

Nella prima colonna, scrivi tutte le cose che hai sperimentato, azioni, gesti, sentimenti.

Cose che hai scoperto alle quali non avevi mai dato prima un significato. Cose che pensavi ti appartenessero e che ora hai riconosciuto. O, al contrario, che pensavi non ti appartenessero e che si sono invece inaspettatamente svelate.

 

Come aiuto, ti puoi chiedere:

Cosa mi ha fatto stare bene?

Cosa mi ha dato conforto?

Quali aspetti della mia vita o della vita in generale mi sono resa conto di apprezzare particolarmente?

Che scoperte ho fatto riguardo le mie relazioni?

Ci sono cose che mi sono accorta di fare perché mi sento in obbligo?

Cosa ho scoperto di me che non conoscevo prima?

 

Nella seconda colonna puoi decidere se tenere o lasciare quest’esperienza.

 

Nell’ultima colonna invece puoi indicare come incorporarla nella tua quotidianità, dedicandole spazio per coltivarla.

 

Puoi anche riservare a questo esercizio più di un momento, aggiungendo nuovi elementi man mano che vengono a mente.

 

Scegliere e fare spazio per l’essenziale, per quello che è importante per noi, ci permette di tracciare la nostra mappa personale verso la direzione che vogliamo prendere, di capire a cosa dedicare più tempo per il nostro benessere e ci aiuta ad affrontare con più sicurezza le scelte di cambiamento che desideriamo fare.

 

(ringrazio Cristina Simone per la foto)

Foglio_di_lavoro-©Anna_De_Pascalis

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